lunedì 26 ottobre 2015

Luna piena e Samhain: un esercizio per pulire l’aura

La discesa è quasi completa. Lo spazio sacro in via di definizione. La pesantezza di ciò che riempie parte delle nostre anime come la collera contro se stessi o contro gli altri aveva un tempo la possibilità di guarire in parecchie vite, mentre oggi non è più così. Ancora una volta, l’invito di oggi, per accedere alle dimensioni di noi stessi ancora non conosciute, è quello di pulire, come faremmo con la nostra casa. Abbandoniamo la collera, e perseveriamo nella pulizia, fiduciosi di quello che verrà.

Come viene percepito da molti questo spazio sacro in via di creazione? Come uno spazio vuoto, che porta una sensazione di mancanza e povertà, che a sua volta genera ulteriore sofferenza. È qui che entra in gioco la Fede: attraverso di essa, comprenderemo quanto sia necessario questo vuoto per la Creazione per quel futuro che verrà. Senza svuotarsi completamente non è possibile andare avanti e creare il Nuovo: perché anziché ulteriore sofferenza non provare invece autentica Gioia nel vedere risolte situazioni che in passato mai erano state tali?

Negli ultimi mesi del 2015 vedremo andare via tante situazioni e persone dalle nostre vite, e ciò sarà necessario per aprire nuove porte. L’attuale sensazione di povertà lascerà spazio all’abbondanza che ci attende a partire dall’8 febbraio 2016, quando nelle nostre vite si farà largo la nuova Energia del Cuore. Attendiamo quindi con fiducia e passiamo questo periodo serenamente, come un momento parte della nostra Vita.  

Scriviamo nel frattempo le parole «Amore», «Gioia», «Felicità» ovunque possibile: sui muri dei luoghi più oscuri, sui vestiti, sui gioielli, negli ingranaggi delle macchine, nei computer. Che queste parole siano nei nostri cuori, nel nostro sguardo, nel nostro sorriso.

Un semplice esercizio per pulire l’aura, da ripetere per 7 giorni consecutivi.

Visualizziamo una sfera blu sulla sommità del vostro capo. Sentiamone la presenza luminosa, calma e purificatrice.
Da questa sfera luminosa ricade su di noi una pioggia sottile di goccioline d’oro, fresca come una rugiada primaverile. Questa pioggerellina ci lava, come dopo una lunga giornata calda. Sentiamo le sue gocce scendere su di noi, disincrostare le impurità del nostro essere.
Ora, un sole azzurro scende lentamente verso di noi, entrando dalla sommità del capo discende, portando pace e fluidità lungo la colonna vertebrale. Questo sole ci inonda con la sua freschezza, e poi si stabilizza poco sopra l’ombelico. Diventerà d’ora in poi la nostra ancora, il nostro fuoco sacro e rigeneratore. Sentiamo come questo fuoco è in realtà Gioia pura, il primo frutto dell’Amore, e ringraziamo.


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